Deliciously Ella Semplicemente Green: il libro di cucina vegana e gluten free definitivo?
Deliciously Ella Semplicemente Green è un libro nato dall’esperienza della blogger Ella Mills, esperta di cucina facile e sana che conta milioni e milioni di lettori in tutto il mondo. Ma come è il libro della regina della cucina senza glutine e vegana? Cercheremo di scrivere una recensione obiettiva, senza nascondere gli evidenti difetti, perché il libro pur essendo ben confezionato, ha qualche difettuccio.
Partiamo dal presupposto ovvio che questo libro è un’operazione commerciale classica, una blogger rinomata pubblica una raccolta delle sue ricette più famose, ma basta andare sul suo blog e trovate gli stessi argomenti, quindi non hanno inventato l’acqua calda.
Se invece volete gustarvi i piatti di Deliciously Ella in italiano, il libro, per quel che riguarda le ricette, è fatto bene. Le ricette sono chiare, spiegate con sbrigativa precisione e non presentano difficoltà alcuna.
Due parole sulla blogger Ella Mills, dopo anni di indigestioni di dolci industriali made in the UK, una terribile malattia la distrusse, cambiando al sua vita. E così da modella giramondo drogata di junk food, decise di diventare vegana, di eliminare il glutine e tutte le schifezze e dopo poco si riprese alla grande, grazie al miracoloso potere della sana alimentazione. Non ci voleva molto a capirlo, per noi italiani, abituati alla dieta mediterranea e ad un grande consumo di frutta e verdura è scontato, ma per una inglese non lo è per niente.
Il presupposto di questo ritorno ad una dieta sana ricca di frutta e verdura è encomiabile, per quanto sia casual e leggera Ella nella sua esposizione e nella preparazione, dobbiamo farle i complimenti. Ma non è un motivo valido per provare ammirazione sconfinata, in realtà Ella stessa si dichiara una semplice blogger, una raccoglitrice di ricette, non ha inventato niente, ha solo messo al centro del proprio blog un problema, lo ha infiocchettato ed è riuscita nel contempo a migliorare la propria vita.
Due piccioni con una fava. E non ha fatto nulla di male, anzi promuove uno stile di vita sano, che tutti dovrebbero prendere in considerazione. Ma come Jamie Oliver proviene da un mondo dominato da junk food e cibo industriale, dove la tradizione e la cultura del cibo è fragile, quindi non è che ogni paladino del mangiare sano debba diventa automaticamente fonte autorevole e icona. È da commendare, ma entrambi sono fenomeni creati ad hoc. Tanto che se guardate le ricette dei piatti italiani di Jamie Oliver c’è da piangere, di italiano c’è ben poco e commette errori grossolani.
A parte questo, ci sono però tre grandi problemi nel libro Deliciously Ella Semplicemente Green, anzi quattro.
La demonizzazione del glutine, un argomento delicato, che risolviamo con brutale onestà. Se siete celiaci è un conto, ma in caso contrario questo movimento anti glutine sta assumendo fattezze abnormi e non ha la minima giustificazione. Il problema nel libro di Ella Mills è che esposto in maniera capziosa e fuorviante. Non è il glutine che fa male, ma le farine troppo raffinate, quindi non incolpiamo il glutine, ma le farine industriali radioattive che contengono solo scarti.
E questo è un punto molto importante, ma che nel libro non è minimamente trattato, anzi si risolve tutto usando farina di avena, che costa un’occhio della testa e si lasciano in disparte farine integrali con glutine. Ella non è celiaca, ma ha fatto una scelta basata solo su convinzioni di convenienza e di moda.
Secondo problema: le foto sono bruttarelle, striminzite, raffazzonate e tristanzuole. Una scimmia idrofoba dotata di IPhone 3 avrebbe fatto un lavoro migliore nel complesso. Alcune sono decenti, nel complesso sia la foto che il post-produzione fa davvero pena. Considerando il prezzo molto basso del libro non può pretendere una veste editoriale da urlo, per cui è un problema di poca importanza, ma andava specificato.
Terzo problema: l’estrema dolcezza delle ricette. Come lei stessa ammette era una drogata di zuccheri, una che scioglieva marshmallow nel cioccolato e altre schifezze, quindi riducete pure le dosi, altrimenti i dolci diventano un concentrato di glucosio. E non è che usando lo sciroppo d’acero non assumete gli zuccheri, sono zuccheri naturali, ma l’effetto è sempre quello…
Quarto problema: il tono frivolo da blogger hipster che vuole essere amicona a tutti costi e che infastidisce con la sua accondiscendenza melensa è insopportabile, al limite dello stucchevole. Ma questo è parte dello stile della blogger non c’è molto da aggiungere.
Questo non significa che il libro sia male, anzi è interessante, nel complesso è ben fatto, soprattutto se volete imparare a preparare piatti gluten-free e vegani. Diciamo che le ricette sono da salvare, mentre tutto il resto, come la patetica introduzione strappalacrime, gli aneddoti insulsi messi dentro per fare pagine, la cornice narrativa della vita di Ella, ecco tutte queste quisquilie potevano anche evitarle, fanno solo venire il latte (di mandorla of course) alle ginocchia.
Il nostro consiglio è di comprare il libro Deliciously Ella Semplicemente Green se siete interessati ad un ricettario di piatti senza glutine e vegani senza troppo pretese narrative, ma ricco di spunti, idee e anche una sorta di mini guida agli ingredienti grezzi e ai semilavorati più usati nella cucina vegana. Il prezzo che ha raggiunto su Amazon poi è molto abbordabile: a 12,66 euro è un affarone. Se volete comprarlo cliccate sul link sopra e noi percepiremo un percentuale. È un piccolo contributo che a voi non costa nulla, ma che ci permette di comprare nuovi libri e testarli per voi. Come dice Ella: “Piatti strepitosi, ricette semplicissime: cucinare super sano non è mai stato così facile!”