Jakot 2016 Friulano Franco Terpin: uno splendido orange wine per chi ama i vini naturali
Il Jakot 2016 è un vino ambrato pazzesco, un orange wine a base di Tocai Friulano conturbante, sapido, ma anche ricco e strutturato, in poche parole, un piccolo capolavoro in bottiglia. Franco Terpin riesce a distillare in bottiglia il terroir unico di questa zona di confine, unica e incredibile, San Friulano del Collio, al confine tra Italia e Slovenia.
Ma lo fa con grande sensibilità, restituendoci un vino sussurrante ed eloquente, ampio e dettagliato nello sviluppo, definito da un tannino leggerissimo e una sapidità esaltante.
E veniamo subito al punto: è possibile produrre Friulani che possano essere tridimensionali, volumetrici, profondi, ma non pesanti né appiattiti dalla macerazione: la risposta è sì.
Uno squillante sì, anzi non abbiamo paura a definire il Jakot 2016 uno dei Friulani meglio riusciti degli ultimi anni, vuoi per la incisività del tratto che per la facilità con cui tutta questa complessa massa di suggestioni si fonde e si muove. Per il resto non c’è molto da dire, Franco Terpin produce fin dagli anni 70 vini carismatici e pieni di mare e collina, ed è un interprete di fulgido talento, non lo dobbiamo di certo dire adesso.
Come viene prodotto il Jakot 2016
Basta leggere le specifiche di questo vino per capire che ci troviamo di fronte ad una dichiarazione di amore per la propria terra. Le vigne sorgono sulle colline intorno alla cantina, dovete trovano una miscela di terreni argillosi e ricchi di marne e calcare, dove abbondano fossili marini.
Gestione umana, contadina e pulita delle vigne senza uso di pesticidi né diserbanti. Fermentazione sulle bucce spontanea, poi ancora due settimane di macerazione per imprimere colore, consistenza e sapori. Affinamento di un anno in botte grande e poi ancora un anno in bottiglia. Ovviamente non vengono aggiunti solfiti e il vino non viene né chiarificato né filtrato come si co
Caratteristiche organolettiche del Jakot 2016 Friulano di Franco Terpin
Colore ambrato leggero che ricorda un’ala di fenicottero al sorgere del sole. Appena annusate il calice verrete investiti da un’ondata di mare e ostriche, il tutto condito da frutta matura e sciropposa, miele, noci. Ma non pensate ad un vino pompato e muscoloso: tutto è declinato con sottigliezza, il tratto è fine e l’affresco finale è ricco, ma pieno di piccoli dettagli preziosi e crea un senso di stupore pacifica. Al palato ritroviamo questo piglio salino, la profondità, le spezie e le resine, il pino che dà un tocco balsamico. La struttura è buona, il ritmo esaltante, acidità e sapidità duettano per creare un arabesco di grande solidità, che con gli anni potrà evolvere e diventare ancora più suggestivo e decadente. Al momento è ruggente, ma già godibilissimo, se volete più evoluzione potete lasciarlo riposare 5-6 anni tranquillamente.
Prezzo
36 euro: un prezze che potrebbe sembrare alto, ma la stoffa, la fibra e la qualità di questo vino sono eccezionali, per cui non esitate e compratelo, anche perché la tiratura è assai limitata.
Abbinamenti consigliati
Questo splendido orange wine naturale merita piatti elaborati di pesce, carni bianche, pollo alla cacciatora e grandi salumi o pasta con bottarga. Ha struttura e acidità da vendere, quindi, a parte le carni rosse, dateci dentro.