Fake Food: Romagna Trebbiano DOC Galassi, il vino che ti toglie la voglia di bere per sempre
Il Romagna Trebbiano DOC delle cantine Galassi è un vino spettrale, un pallido ed emaciato tentativo di scimmiottare una bevanda, ma non ci riesce. È talmente privo di sapori e profumi che sembra di bere acqua distillata con una spruzzata di mestizia.
Si fa fatica a capire il senso di questi vini insulsi e insipidi, venduti a prezzi ridicoli, 3,85 euro nella grande distribuzione. Tra bottiglia, etichetta e tappo i costi di produzione sono almeno di 2,5 euro e poi mettiamoci il rincaro delle materie prime e del carburante e allora un consumatore cerebrodotato fa 1+1 e decide di tracannare questo liquido insapore?
No, se ci tenete al vostro fegato lasciate stare, questo Trebbiano DOC di Romagna: non è un vino potabile.
Ma allora a cosa servono le commissioni di assaggio e chi presiede in queste illustri congreghe di illuminati palati. E spingiamoci oltre e chiediamoci: ha senso parlare di DOC e DOCG in Italia, quando queste sigle campeggiano su bottiglie così poco rassicuranti?
Datevi una risposta da soli e cerchiamo di diventare tutti consumatori più attenti e consapevoli, rinunciando ai vini industriali di infimo livello.
Caratteristiche organolettiche
Il colore è inquietante, limonata itterica mescolata a tedio e fastidio.
Il bouquet è inesistente. Detersivo per piatti, detergente intimo al cedro silente e un ricordo lontano di play doh.
Al palato è evanescente, non ha spessore, è insapore e ha soltanto un graffiante ricordo di mela verde ossidata. È acidulo, ma in modo spiacevole, come se grattaste una lavagna con le unghie.
Prezzo
3,85 euro. Non compratelo, non buttate via dei soldi per nulla. Non si riesce neanche a fare una sangria con questa bottiglia. È refrattaria ad ogni barlume di piacere.