Patatine San Carlo Classica: junk food leggendario
Il Fake Food di oggi si avventura in un campo spinoso come le patatine fritte industriali, nello specifico assaggeremo e parleremo della patatine San Carlo Classica. Per tre motivi fondamentali: per ribadire che friggere prodotti ricchi di amido fa male per la presenza dell’acrilammide, che le patatine industriali sono piene di sale, fritte in olio di palma e già che ci siamo parleremo del famoso e discusso chef Carlo Cracco.
Prima di tutto un chiarimento, è stato scoperto che se si friggono o cuociono patate e alimenti ricchi di amido ad una temperatura superiore di 120 gradi si forma la sostanza tossica chiamata acrilammide.
È stata dichiarata tossica e potenzialmente cancerogena dell’Organismo Mondiale della Sanità e anche nel 2015 l’EFSA ha ribadito la pericolosità della sostanza, gli studi condotti sui topi da laboratorio sono chiari, c’è un aumento dell’incidenza dei tumori, tuttavia sull’uomo gli effetti non sono ancora stati sufficientemente studiati.
In ogni caso è una sostanza neuro-tossica, quindi bene non fa.
Sia chiaro, non è colpa della San Carlo, è la reazione di Maillard, quella che gli appassionati di barbecue tanto amano, che produce l’acrilammide, è un effetto collaterale, ma la nostra salute non è collaterale per niente.
Il discorso vale per tutto il junk food industriale che viene cotto ad una temperatura di almeno 120 gradi. Tutte le patatine fritte, le chips, le crocchette, le pizzette, le fette biscottate, i biscotti, il pane, ma anche il caffè quando viene tostato.
Il rischio è indubbio, anche se la acrilammide non dovesse essere cancerogena è in ogni caso una sostanza tossica con cui dobbiamo fare i conti e speriamo che vengano tracciate linee guida e limiti di sicurezza per limitare i danni a noi consumatori. Provate a chiedere ai vostri conoscenti, quanti sono al corrente del pericolo dell’acrilammide? Saranno in pochi…
Ma informaci e sapere cosa mangiamo è un nostro sacrosanto diritto e dovere di consumatori, ma soprattutto di genitori. Come già detto, le quantità di acrilammide che un adulto di 80 chili e un bambino di 15 possono ingerire è molto diversa e chi dei due è più sottoposto a lusinghe da junk food, merendine, fritti, cracker e biscotti industriali?
Detto questo, in onore del declassamento di Carlo Cracco che ha perso una stella Michelin, abbiamo assaggiato le patatine San Carlo Classico, quelle di cui tanto orgogliosamente si è fatto portabandiera con tanto di spot in tv. Però per correttezza tutte le patatine industriali, (ma anche quelle che friggete voi a casa!), sono poco sane, salate, unte e ricche di una sostanza tossica come l’acrilammide. Quindi non ci stiamo accanendo sulla San Carlo, faremo altri fake food su altre obbrobriose patatine non temete.
Apriamo il pacco delle patatine San Carlo e notiamo subito la prima sorpresa negativa: molte patatine hanno i bordi bruciati. Torniamo al discorso di prima: la acrilammide è maggiore nelle zone bruciate, acrilammide is the new black, baby, ma attenzione quelle parti nere non vanno mangiate.
Olio di palma: amore a primo fritto
L’olio di frittura è una miscela di olio di girasole e olio di palma con tanto di marchio registrato SanOil, e la San Carlo ci assicura che questi oli sono di qualità eccellente, ma dobbiamo fidarci perché non ci sono certificazioni e non sono oli biologici e l’olio di palma non è che sia esattamente un prodotto di qualità o di nicchia, prodotto con cura e amore, tutt’altro. Ovviamente non causa eclissi…
Ingannare i consumatori non è mai stato così divertente
Dire che una miscela di oli di girasole e olio di palma è di qualità eccellente è una presa per i fondelli per i consumatori e sinceramente bisognerebbe smetterla con questi falsi proclami ingannevoli e approfondire la questione. Ma mettiamo pure che questo miscuglio agghiacciante sia pregiato, l’olio di oliva allora che cosa sarebbe un misto tra rodio e platino della Regina di Saba? Ma per favore…
Ok, l’olio di palma costa poco e come ci insegna la Ferrero con la Nutella, ci sono anche produttori di olio di palma seri che meritano i nostri soldi e i nostri apparati digerenti, ma rimane il fatto che la martellante e sconsiderata produzione dell’olio di palma ha causato un disastro ambientale con la deforestazione del sud est asiatico, specialmente in Indonesia. È un grasso saturo, non fa bene alla salute, soprattutto a quella dei bambini.
Valori nutrizionali delle patatine San Carlo
Considerate questo dato: per 25 grammi di patatine fritte ingerite l’apporto di sanissimi grassi saturi è di 2,6 grammi. La dose giornaliera massima di un bambino è di 16 grammi, ma sapete quante patatine sono 25 grammi, una manciata…
Passiamo al sale presente nella patatine San Carlo: sempre per una manciata di 25 grammi abbiamo un apporto di 0,32 grammi, quando la dose giornaliera massima dovrebbe essere inferiore ai 5 grammi. Per un bambino con meno di 7 anni la dose dovrebbe essere di 3 grammi.
Sempre per 25 grammi di patatine San Carlo abbiamo un apporto di 126 calorie, 30 grammi di patatine di McDonald forniscono 80 calorie, una mela da 100 grammi vi fornisce 53 calorie, a proposito di cibi sani.
Il sapore della patatine classiche San Carlo
Il sapore non è neanche malvagio, certo la crosta di sale che vi rimane sulle labbra dopo il quarto boccone è inquietante, ma ormai sappiamo che zucchero e sale causano dipendenza, esattamente come droghe e sesso, infatti vanno a stimolare gli stessi neuro-ricettori (ricerca della Florey Neuroscience Institute di Melbourne e Medical Center della Duke University di Durham). In ogni caso non sono tra le peggiori patatine in commercio, appena le apri sono croccanti e non rancide, questo è un punto a favore di San Carlo. Il problema sono l’untuosità e la quantità sregolata di sale: certo sono patatine fritte industriali prodotte a tonnellate e non andrebbero mai mangiate a priori, non possiamo pretendere che siano sane. Se proprio volete delle patatine preparatele a casa vostra e controllate che non siano bruciate almeno, se comprate un pacchetto di San Carlo e ne buttate via la metà non è una grande investimento.
Packaging delle patatine San Carlo
E qui bisogna ammettere che la grafica della confezione è accattivante, ha un taglio elegante, bianco latteo con la patatina in primo piano stile natura morta. A dire il vero però è un’immagine ingannevole: le patatine all’interno della busta non sono proprio uguali, molte sono bruciate, schiacciate e non così perfettine. Diciamo forse ne esiste una, il sacro Graal delle patatina uguale a questa, ma chi riuscirà mai a trovarla?
Prezzo delle patatine San Carlo
1,66 per 180 grammi di prodotto. 8 euro al chilo. Le patate di Avezzano IGP costano 0,25 euro al chilo come prezzo minimo alla produzione.
E allora se non sono un prodotto gourmet, ma neanche un prodotto sano o consigliabile, come mai uno chef stellato come Carlo Cracco che punta sulla qualità e sulla grandezza della sua cucina ci mette la faccia? Nel suo ristorante ci serve le patatine San Carlo? Per questo ha perso la stella? Che credibilità può mai avere? Ok, pecunia non olet, ma un minimo di decenza… manca solo che faccia pubblicità alla coca cola…
La cucina ha bisogno di audacia
La cucina ha bisogno di audacia, ma anche meno olio di palma oppure la Milano Sbagliata è fritta nell’olio di palma? #Craccolicious