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Fake Food: Il Borgo Rubicone Trebbiano IGT, un vino industriale da urlo

Il Borgo Rubicone Trebbiano IGT è un vino che incarna perfettamente il concetto di vuoto prensile. Non troverete profumi, carisma, sapori o consistenza in questo liquido smunto e spento. Chiamarlo vino è una bestemmia, una forzatura, una di quelle colossali raccolte di luoghi comuni gustativi che è raro trovare tutti insieme in una bottiglia.

Se volete assaggiare il gusto del nulla provate questo vino e scoprirete nuovi orizzonti.

Ma perché dovreste comprare questo insipido liquido rinchiuso in bottiglia?

Non per cucinare. Anche se non siete amanti del vino, lasciate stare. Meglio spendere 2 euro in più e comprare del succo di banana e melone, ma lasciate sullo scaffale questa roba. Se userete questo Trebbiano per cucinare, rovinerete il piatto.

Se siete alla canna del gas e dovete bere per forza, ma non avete soldi chiedete aiuto, ma non fate del male al vostro fegato.

Caratteristiche organolettiche

Il vuoto che crea al naso e al palato è talmente sconfortante che fa venire voglia di buttarsi in un buco nero e smarrirsi tra le sabbie del tempo che non tornerà mai più. La mancanza di un minimo di spessore, di vitalità o parvenza di spessore è stupefacente, non avevamo mai assaggiato un vino bianco così anonimo e spiazzante.

Se bevete dell’acqua del Ticino non c’è confronto, in un blind tasting l’acqua vince facile e Gardini riuscirebbe anche a trovare delle tasting notes adeguate. Ma in questo Il Borgo Rubicone Trebbiano IGT si fa fatica a scorgere il benché minimo bagliore di vita. Encefalogramma piatto.

Prezzo

2.49 euro: un prezzo corretto che rispecchia l’angosciante qualità di questo straordinario IGT, un altro fulgido esempio di quanto possa arrivare in basso l’enologia romagnola. Shame on you. In ogni caso stura bene i lavandini e costa meno dell’idraulico liquido, quindi una certa valenza si riesce a trovare, se scava abbastanza in fondo.

Alfredo Ravanetti