Coca Cola: ecco perché non dovreste mai berla
Prima o poi dovevamo arrivare al Fake Food più clamoroso di tutta la storia alimentare dell’umanità: la Coca Cola.
Ma che cos’è la Coca Cola?
Prendiamo una lattina in mano e leggiamo gli ingredienti di questo drink: è una bevanda a base di acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante E 150 d, acidificante acido fosforico e aromi naturali, tra cui compare la caffeina.
In pratica non è una bevanda, ma una brodaglia senza capo né coda, un concertato di zuccheri e caffeina.
Non c’è succo, almeno la Fanta è zuccherata da far scoppiare le orbite, ma un 12% di succo di arancia c’è, nel chinotto due gocce d’estratto ce le mettono, qui ci sono zucchero e caffeina.
Ma come mai ha così tanto successo?
Perché lo zucchero dà dipendenza e va a stimolare gli stessi ricettori del piacere che accarezzano anche droghe, oppiacei e sale.
Non serve molto, un po’ di intrugli al sapore di cola e poi tanta melassa, questo è il segreto.
Ma veniamo scendiamo nei particolari e analizziamo gli ingredienti.
Caramello E150 d un pericolo per la salute
Il più appariscente ed inquietante è il famigerato caramello E 150d: non è un ingrediente di qualità di certo, ma è almeno un colorante innocuo? Non molto, è stato bandito in California e la Coca Cola ha dovuto cambiare la ricetta. E sapete perché?
Perché è un colorante sintetico a base di ammoniaca che contiene il 4-metilimidazolo (4-MEI), sostanza che se assunta in alte dosi diventa cancerogena, ma non lo diciamo noi, ma uno studio dell’IARC, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms, la quale ha classificato il 4-MEI tra le sostanze potenzialmente cancerogene per l’uomo.
Al momento non si capisce perché l’Unione Europea non abbia fissato limiti di legge o bandito questo colorante. Certo è presente anche nel blasonato Scotch whisky, nell’aceto balsamico, nelle caramelle o nel chinotto, in alcuni biscotti e mille dolciumi.
Potreste obbiettare che è presente in piccole dosi, ok, va bene, ma intanto c’è e non è una sostanza sicura.
Come inizio non è male, la Coca Cola cambia la ricetta perché beccata con le mani nel caramello, ma se l’ha cambiata significa che era in fallo. Ma guarda caso in Europa ancora nulla.
Fate un pieno di acido fosforico con Coca Cola!
Un altro ingrediente inquietante, dannoso e scabroso è l’acido fosforico, usato come conservante e per dare acidità. Ma la coca cola è un inno alla chimica, usare il limone sarebbe un sacrilegio e poi l’acido fosforico è economico e reperibile in grandi quantità.
Le controindicazioni però sono di grave entità: corrode i denti, ma è ottimo per sbiancare i lavandini dalle incrostazioni ed elimina la ruggine senza colpo ferire. Pensateci la prossima volta che berrete un bella coca cola ghiacciata.
Coca cola: una luna di miele senza ritorno
Passiamo all’aspetto più opinabile, il gusto della coca cola: agghiacciante, stucchevole per la monotonia artificiale che non ha la minima sfumatura e l’assalto zuccherino che pialla il palato. Le spezie ci saranno anche, ma stanno affogando in una mare di melassa. Non è un gusto vero, non ha eleganza né spirito, la Fanta pur essendo più zuccherata ha un minimo di dignità gustativa, la coca cola è una bevanda inesorabilmente insulsa.
La coca cola ha un contenuto di zuccheri allarmante
La coca cola non fa bene anche per un altro motivo: la quantità di zucchero che contiene e che va oltre ogni raccomandazione dell’OMS. Per 100 ml di bevanda vi sparate in vena 10,6 grammi di zucchero. Per una lattina di 330 ml di coca cola ingerite 35 grammi di zucchero. Ma sulla tabellina dietro la lattina si afferma che 35 grammi sono il 39% della dose giornaliera per una adulto che abbisogna di una dieta di 2000 calorie.
Ok, i dati sono obsoleti, ma ovviamente nessuno li aggiorna mai, finché non è costretto per legge. Le ultime raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della sanità parlano chiaro, 10% delle calorie come dose massima, 72 grammi, 55 per le signore, ma sarebbe meglio il 5%. Sapete quanti grammi sono i grammi consigliati? 30-25. Una lattina di coca cola ha 35 grammi. Non so come la pensate, ma anche se non credete alle raccomandazioni dell’OMS, siamo a circa metà della vostra dose.
In ogni caso 35 grammi di zucchero sono 7 bustine di zucchero.
Coca cola: la bibita che non andrebbe mai data ad un bambino
Il discorso cambia se date la coca cola ad un bambino. La dose giornaliera di zucchero per un bambino di è di 19 grammi. Ma in questi 19 grammi devono starci dentro gli zuccheri della colazione, del pranzo, della merenda e della cena. Se un bambino beve una lattina di coca cola assume quasi il doppio della sua dose massima giornaliera di zuccheri. Un bel primato, una vanto non indifferente, ma come mai non c’è nessun bollino che avverta i consumatori che la coca cola non è una bibita adatta ai bambini e che è stracolma di zuccheri e dannosa per la salute dei bambini?
E la caffeina? Quanta caffeina contiene questa brodaglia marrone? Sulla lattina non ci sono informazioni: non ci è dato saperlo…
Che cosa causa un eccesso di zuccheri?
L’insorgere del diabete di tipo 2, aumento delle probabilità di obesità, picchi glicemici.
Detto questo non vogliamo demonizzare la coca cola per motivi di principio, ma solo di contenuto, di ingredienti, uno peggio dell’altro. Alla fine è acqua zuccherata, acido solforico e caffeina, una ricettona geniale, ma come consumatori noi diciamo hasta la vista amigo.