Arcaica di Paolo Francesconi 2016: un orange wine a base Albana da urlo
L’Arcaica 201 di Paolo Francesconi è uno straordinario vino romagnolo, una di quelle Albane rocciose, macerate e eleganti che fanno capire il potenziale di un vitigno così antico e glorioso. È un orange wine, un vino che ha fatto 60 giorni di macerazioni sulle bucce; quindi, non è una spremuta di limone giallo paglierino tutto acido e fiorellini. No, questo è un caleidoscopio di profumi speziati, di resine, frutta sotto spirito, di incenso ed erbe. Al palato ha mille volti, è poliedrico e sfaccettato e i tannini sono ben disegnati e donano struttura, slancio e personalità a non finire. E non pensate che ci siano le spezie del legno, non è vaniglioso, anzi è nato e maturato solo in cemento, eppure quelle note di anice, di liquirizia e di cannella sono irresistibili e nettissime. Ha corpo, acidità vibrante e strati di sale da mordere, ma come detto non è un pinot grigio Santa Margherita che va servito a 8 gradi, no, tutt’altro, questo vino va servito alla stessa temperatura di un rosso, quindi 15-16 gradi. Se lo raffreddate troppo diventa tannico e sgarbato, quindi attenzione alla temperatura di servizio altrimenti lo rovinerete ancora prima di partire.
Ormai Paolo Francesconi è diventato un faro della viticoltura biodinamica non solo romagnola, ma di tutta l’Italia, grazie ad una passione incredibile, ad una tenacia senza fine, a grande sapienza e ad un rapporto simbiotico con le proprie vigne.
Non si usano prodotti chimici in campo, solo preparati biodinamici, la vendemmia e tutte le operazioni sono fatte a mano e durante la vinificazione si impiegano solo lieviti indigeni. Ovviamente non ci sono chiarifiche o aggiunte di additivi.
Un vero amante dei vini naturali vi direbbe che questo è vino, ha corpo e spirito, questo è il risultato della prima fermentazione e poi della malolattica, è una spremuta di terroir. E questo è vero, il vino è spesso, consistente, vivo, cambia non solo nel bicchiere dopo una primissima timidezza. No, cambia anche nei giorni, tanto che dopo tre settimane ancora non perso il proprio smalto e riesce a sedurti con un fascino maturo e decadente.
Come viene fatto
Vendemmia, poi viene diraspato e vinificato senza pigiatura. Vinificazione in acciaio, fermentazione spontanea. Macerazione di 60 giorni, affinamento in acciaio.
Caratteristiche organolettiche dell’Arcaica Paolo Francesconi 2016
Il colore si vede dalla foto: un ambrato scintillante e puro che invita subito. Il naso è complesso, maturo come attacco, con frutta candita, datteri, prugne e toni da sherry, ossidativi, noce moscata e toni scuri di sciroppo quasi. Ma poi si illumina, saltella per calanchi fioriti dove finestre e nocciole crescono sotto il sole. La bellezza di questo vino sta nella naturalezza con cui sciorina la sua elegante complessità. Lo fa con calma, in maniera suadente, ondata dopo ondata, alternando spezie, incenso, una casta di fiori e poi ancora spezie, resina di pino. Ci potete trovare di tutto, ma non pensate che sia un Gewurztraminer che ti molla un pugno in faccia. Questo è più simile ad un acquerello, con toni soffusi, dove sprazzi di colore emergono a illuminare la scena.
Al palato è pieno, succoso, tannico il gusto, ma dritto, pulitissimo, dotato di spessore minerale e buon equilibrio. I tannini sono disegnati con maestria e sostengono senza mai essere ingombranti. Adesso trovate in commercio l’annata 2018, sicuramente meritevole, ma non abbiate fretta, non un vinello da annata tutto succo e basta. Qui c’è della materia che sta maturando e prendendo forma, c’è profondità e una vita in piena gestazione. I toni maturi di cereali sono lì che stanno facendo capolino adesso.
Se considerate che è molto fresco, salato e tannico, può ambire ai 20 e passa anni di affinamento, senza paura, per cui visto che è venduto ad un prezzo ridicolo, fatene scorta e lasciatelo in cantina per berlo ogni anno.
Prezzo
15-17 euro: un prezzo ottimo per un grande vino di Romagna, una delle migliori interpretazioni del vitigno Albana.
Abbinamenti consigliati
Ottimo da abbinare a piatti thailandesi, cucina indiana o anche per esaltare salumi e carni bianche. Provatelo con pad thai, pollo al curry o petto anatra alla griglia.