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Nel mio gruppo di amici abbiamo un gioco: ognuno di noi, a turno, ogni settimana, deve preparare un piatto per tutti gli altri e abbinare un vino. Ci si siede, si mangia, si discute e a fine cena, si compila una scheda con voto, commento e suggerimenti. Suona molto nerd, roba da intrippato eno-gastrofanatico, ma alla fine è divertente.
È una semplice gara culinaria, un modo come un altro per stare insieme e condividere le stesse passioni. Ma alla fine, oltre al divertimento, è emerso anche l’agonismo duro e puro e sotto il tavolo tutti affilano i coltelli.
Trovare il vino perfetto per l’abbinamento e riuscire nella ricetta perfetta e a sopravvivere sono parti integranti del gioco, riuscire a stupire gli amici con la propria cultura/bravura enogastronomica è l’obiettivo taciuto, ma che ci sta motivando come non mai: è una questione di vita o di morte ormai.
Il vino ve lo anticipo subito è stato un successo incredibile, stiamo parlando di uno dei migliori Kerner d’Italia. Ma è stato l’abbinamento con la crema di porri a rendere la serata perfetta. Ecco la ricetta.
Ingredienti per preparare la vellutata di porri e patate
6 persone
- 1,5 kg di porri
- 1 cipolla media
- 1 carota grande
- 2 coste di sedano
- sale e pepe
- 100 grammi di burro
- 1 patata piccola
- 1 bicchiere di vino bianco secco, provate il Kerner!
- 1 litro di brodo
- 1 foglia di alloro
- una grattata di noce moscata
- 50 grammi di farina
- prezzemolo
Come preparare la vellutata di porri perfetta
Scolate i porri, scartate le foglie più esterne e riduceteli a rondelle, quindi sminuzzate cipolla, carota e sedano.
In una pentola capiente mettete 60 grammi di burro a sciogliere e aggiungete le verdure appena tagliate, condite con sale e pepe. Rimescolate di tanto in tanto e cuocete a fiamma media per 10 minuti.
Pelate la patata e tagliatela a cubetti e mettetela in pentola, sfumate con il vino, gettate anche la foglia di alloro e sommergete con il brodo. Fate bollire e poi abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 15 minuti circa.
Lavate, asciugate e sminuzzate il prezzemolo e tuffatelo nella zuppa, lasciate cuocere per altri 5 minuti, senza coperchio. Togliete la foglia di alloro.
Intanto sciogliete 40 grammi di burro in una padella a calore medio. Aggiungete la farina e cuocete il roux, finché non è dorato, 3 minuti circa. Togliete dal fornello, aggiungete 2 tazze del brodo della zuppa e mescolate vigorosamente, quindi versate tutto nella zuppa e mescolate, sempre a fiamma dolce.
A questo punto non rimane che frullare con un frullatore ad immersione, finché la vellutata di porri non è bella omogenea.
Mescolate e lasciate cuocere ancora qualche minuto perché si addensi a dovere. Servite la zuppa di porri in ciotole con crostini di pane rosolati in burro e timo.
Quale vino abbinare alla vellutata di porri?
Il vino prescelto il Kerner. Ma non uno qualsiasi, quello di Manni Nössing, proveniente direttamente dai vigneti posti a 800 metri di altitudine, nella Val d’Isarco. L’annata è la 2010, non so perché ma era rimasta in cantina a sonnecchiare, quasi avevo paura a stapparlo… E invece il vino era un piccolo gioiello: fine, preciso, affilatissimo, scandito da mineralità suggestiva, ma pieno di ricami floreali che si intrecciano a sapori molto concreti e succosi di mela. Virtuoso.
Se volete un cocktail, il Daiquiri è un ottimo compagno di tavola.