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Riso, peperoni, okra, sedano, pollo, Andouille o altri salumi cajun, crostacei come aragoste e gamberi, e talvolta persino ostriche; è come una sinfonia suonata da un’orchestra di grandi ingredienti, ecco che cosa è la mitica Jambalaya
Ma non solo, la Jambalaya è un capolavoro culinario, un piatto in cui si fondono sapori vivaci e colori accesi, è il vero ambasciatore gastronomico della Louisiana, forse il piatto più riconoscibile di tutta la cucina degli Stati Uniti d’America. Difficilmente troverete altrettanta audacia e grazia in un piatto così ricco di spezie, che gioca su un equilibrio dolce e piccante a dir poco sbalorditivo.
Storia della Jambalaya
Mentre la sua storia rimane un mistero avvolto nell’oscurità di molteplici teorie e congetture degne di Nostradamus, la sua presenza costante sulle tavole delle celebrazioni ufficiali statunitensi la dice lunga sul suo carattere festoso e focoso.
Si dice che abbia iniziato a prendere forma nella sua versione attuale verso la fine del XIX secolo, ma le sue radici risalgono a tempi molto più antichi.
Il nome ‘Jambalaya’, come un fiore di lavanda portato dal vento, proviene dall’occitano, la lingua della Provenza. Qui, la ‘jambalia’ era un piatto a base di riso, molto simile alla paella, dove tutti gli ingredienti venivano cotti insieme, il riso veniva aggiunto e infine assorbiva tutti i sapori sotto un coperchio, proprio come nel riso pilaf.
La Louisiana, culla del Jambalaya, è come un caleidoscopio culturale, con influenze da molte terre, tra cui l’Africa occidentale. È da quest’ultimo che la Jambalaya potrebbe aver tratto ispirazione dal riso wollof, un piatto che ha avuto origine in Senegal nel XV secolo. Non dimentichiamoci del “riso della Casamance“, un tipo di riso selvatico di colore rosso che è stato coltivato in questa regione per più di 3000 anni!
La Jambalaya ha due variazioni principali, entrambe altrettanto affascinanti. C’è la Jambalaya creola di New Orleans che danza con i pomodori, e c’è la Jambalaya cajun dell’ovest e del nord della Louisiana che non invita i pomodori alla festa.
Ingredienti
- 400 g di Andouille, salsiccia Cajun, tagliata a fette: se non la trovate va bene anche il chorizo
- 600 g di petto di pollo, tagliato a cubetti
- 5 cucchiai di mix di spezie Cajun
- 2 cipolle, tagliate a dadini
- 1 peperone verde e 1 rosso, tagliati a dadini
- 3 gambi di sedano, tagliati a dadini
- 6 spicchi d’aglio, tritati
- 500 g di pomodori pelati, tagliati a cubetti
- 300 g di okra o gombo, a fette
- 10 grammi di sale e pepe
- 20 grammi di timo
- 20 grammi di origano
- 20 grammi di pepe di cayenna
- 1 cucchiaino di salsa piccante, Tabasco oppure peperoncino in polvere
- 1 cucchiaio di salsa Worcestershire
- 400 grammi di riso grani lunghi, lavato
- 40 cl di brodo di pollo
- 600 g di gamberi crudi sgusciati o aragoste
- 45 g di prezzemolo, tritato
- 35 g di cipollotto verde, tritata
Preparazione
- Scaldate un filo d’olio in una casseruola, aggiungete la salsiccia e condite con il mix di spezie Cajun. Rosolate per qualche minuto e poi mettete da parte.
- Nella stessa pentola, aggiungete il pollo e conditelo con le spezie Cajun. Dopo averlo rosolato, mettetelo da parte con la salsiccia.
- Nel frattempo, soffriggete la cipolla e i peperoni nello stesso tegame. Aggiungete l’aglio e continuate a cuocere fino a quando non ne sentirete il profumo. Condite con sale, pepe e il restante mix di spezie Cajun.
- Ora, aggiungete i pomodori, il timo, l’origano, il pepe di cayenna, la salsa piccante e la salsa Worcestershire. Mescolate il tutto e lasciatelo sobbollire per 5 minuti.
- Aggiungete il riso e il brodo di pollo, portate a ebollizione, coprite e lasciate cuocere a fuoco lento per 15 minuti.
- Disponete i gamberi sul riso, mescolate delicatamente, coprite e lasciate cuocere per altri 4-5 minuti.
- Per finire, spegnete il fuoco e guarnite il vostro Jambalaya con prezzemolo e cipolla verde tritata. Buon appetito!