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Arriva prima o poi il momento nella vita di ogni bartender di preparare il liquore di bacche di alloro, anche chiamato confidenzialmente Laurino dalle nonne. Il segreto è trovare il giusto grado di morbidezza, lo zucchero va dosato con attenzione, altrimenti si rischia di sommergere il sapore aromatico e delicato delle bacche di alloro nel glucosio. E non sarebbe bello.
Il periodo migliore per raccogliere le bacche di lauro è dopo la metà di agosto, tuttavia se siete fuori stagione le trovate tranquillamente in erboristeria. Con 300 grammi di bacche di lauro riuscirete a fare un litro di liquore, quindi non ne servono molte.
Ok, partiamo, questa è la nostra ricetta campagnola, fatene buon uso e se volete aggiungete qualche fiore di sambuco, anice o china, solo quando il liquore è già pronto. La fase di infusione del lauro è lunga ed è meglio non mettere troppi aromatizzanti insieme o si rischia di fare confusione.
Ingredienti e dosi per fare il liquore di bacche di alloro
- 5 litri di alcol a 96 °
- 3,6 kg di zucchero
- 3,6 litri di acqua
- 1,2 kg di bacche di lauro
Come fare il liquore al lauro, il Laurino special
Prendete un vaso, un’anfora o un bottiglione di vetro e metteteci dentro le bacche di lauro, aggiungete lo zucchero, poi l’alcol e sigillate ermeticamente. Lasciate riposare per 15 giorni, ricordandovi di agitare la giara o il contenitore due volte al giorno.
Passati 15 giorni aprite il contenitore, assaggiate e vedete un po’ come è venuto. Già così dovrebbe avere un buon equilibrio, ma se lo volete più dolce eventualmente correggete con massimo 400 ml di sciroppo di zucchero.
A questo punto il Laurino è quasi pronto: rimescolate bene, poi filtrate il liquore con un colino fine o anche uno straccio per eliminare ogni impurità. Imbottigliate il liquore di lauro e lasciatelo riposare al buio e al fresco, massimo 18 gradi, per un mese.
Fatto questo il Laurino è pronto, stappate con una sciabolata e assaggiate un vero liquore fatto come dio comanda. Da maneggiare con cautela: è materiale esplosivo!
Molti si chiederanno, ma perché sbattersi tanto? Perché non usare la vodka o la grappa che sono già pronte per l’infusione senza dover aggiungere zucchero? Il motivo è semplicissimo: l’alcol a 96 gradi è più difficile e lungo da lavorare e bisogna prestare attenzione alle proporzioni, ma è fondamentale per estrarre tutte le sostanze aromatiche, i profumi e i sapori si fanno molto più intensi, quasi a livello di un estratto.