Prevenzione contro malattie e dipendenze: le 5 mosse della Sip per salvare i giovani
La Società Italiana di Pediatria (Sip) lancia un appello al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara affinché l’educazione sanitaria diventi una priorità nei nuovi programmi scolastici, sottolineando la sua importanza per contrastare l’aumento delle malattie croniche legate agli stili di vita.
Prevenzione: una chiave per affrontare l’ondata di malattie croniche
Secondo il presidente Sip, Rino Agostiniani, l’educazione alla salute nelle scuole è essenziale per promuovere stili di vita sani e prevenire malattie come obesità, diabete e patologie cardiovascolari, che rappresentano il 70% delle morti premature e assorbono una quota importante delle risorse del Servizio Sanitario Nazionale. “La prevenzione è un obbligo sociale”, dichiara Agostiniani.
I numeri preoccupanti degli stili di vita dei giovani
Oggi, solo il 2% dei giovani under-30 in Europa e Nord America adotta abitudini realmente sane, come praticare almeno un’ora di attività fisica quotidiana, consumare frutta e verdura, limitare il tempo davanti agli schermi a meno di due ore al giorno e astenersi da alcol e tabacco. Molte di queste cattive abitudini si radicano durante l’infanzia, rendendo fondamentale intervenire presto.
Cinque pilastri per un’educazione sanitaria nelle scuole
La proposta Sip si articola in cinque aree chiave da integrare nei programmi scolastici:
- Alimentazione e stili di vita sani: educare i bambini a una dieta equilibrata e all’importanza dell’attività fisica.
- Vaccinazioni: promuovere una cultura della prevenzione attraverso l’informazione sui vaccini.
- Comportamenti a rischio e dipendenze: prevenire abitudini pericolose come il consumo di alcol, droghe e tabacco.
- Educazione alla natalità e fertilità: insegnare la consapevolezza sul proprio corpo e il rispetto della salute riproduttiva.
- Cittadinanza digitale: favorire un uso responsabile delle tecnologie e contrastare la dipendenza dagli schermi.
L’impatto della prevenzione sulla salute e sul sistema sanitario
La prevenzione nelle scuole può ridurre il carico delle malattie croniche, molte delle quali sono legate a fattori modificabili come l’alimentazione, il movimento e le dipendenze. Secondo la Sip, il 60% delle malattie croniche potrebbe essere prevenuto grazie a uno stile di vita corretto, con un impatto positivo sia sulla salute individuale che sulla sostenibilità del sistema sanitario.
Un impegno per il futuro
La richiesta di introdurre l’educazione sanitaria nelle scuole non è solo una proposta: è un invito a ripensare la salute come un investimento sul futuro delle giovani generazioni. La Sip chiede al Governo di considerare questa priorità come un passo fondamentale per garantire cittadini più consapevoli e una società più sana.