Le mostre d’arte da non perdere: Kounellis, Munari e Sassetta
Le mostre d’arte di questo weekend aprono finestre sul mondo artistico, spaziando dall’Informale alla Pop Art, con una speciale attenzione verso icone come Kounellis, Munari e il Sassetta. Le città italiane, da Roma a Pistoia, diventano palcoscenici di questo vibrante dialogo culturale.
PISTOIA
Nel cuore di Palazzo Buontalenti, la mostra “’60 Pop Art Italia”, curata da Walter Guadagnini dal 16 marzo al 14 luglio, invita a un’esplorazione della Pop Art attraverso le lenti di città chiave come Roma e Milano. Attraverso 60 capolavori, artisti del calibro di Schifano e Rotella narrano la storia e l’evoluzione del movimento in Italia.
LECCO
“Informale. La pittura italiana degli anni Cinquanta” si tiene a Palazzo delle Paure dal 15 marzo al 30 giugno, con la curatela di Simona Bartolena. Oltre 60 opere delineano il percorso di artisti come Afro e Burri, che, nel dopoguerra, esplorarono nuove espressioni per raccontare realtà complesse.
MASSA MARITTIMA
Il Museo di San Pietro all’Orto, dal 14 marzo al 15 luglio, ospita “Il Sassetta e il suo tempo”, curata da Alessandro Bagnoli. L’esposizione riunisce opere del Quattrocento senese, tra cui spicca una Madonna con Bambino di Sassetta, recentemente riscoperta.
FIRENZE
Il Museo Novecento, fino al 9 giugno, presenta “La stanza vede. Disegni 1973-1990” di Jannis Kounellis, con la direzione artistica di Sergio Risaliti. Cento disegni esplorano il linguaggio artistico di Kounellis tra gli anni Settanta e Ottanta.
MAMIANO DI TRAVERSETOLO
La Fondazione Magnani-Rocca dedica a Bruno Munari la mostra “Bruno Munari. Tutto”, dal 16 marzo al 30 giugno. Un viaggio attraverso 70 anni di creatività munariana che trascende le categorie tradizionali, rivelando connessioni inaspettate tra opere e oggetti.
ROMA
Spazio Treccani Arte lancia “Voci”, un nuovo formato espositivo. Alice Guareschi inaugura il ciclo l’11 marzo con la parola “giorno”, portando in scena opere neon e un progetto site specific fino al 14 giugno. Segue la personale di Ciprian Mureşan, “Doppia ombra”, all’Istituto centrale per la grafica dal 13 marzo, offrendo una riflessione su arte e tecnologia.
Alla Galleria Erica Ravenna, fino al 15 luglio, la mostra “una macchina è una macchina” esplora i legami tra Vincenzo Agnetti e Tomaso Binga, dimostrando come i loro lavori precursori dialoghino con le attuali frontiere delle nuove tecnologie.