La vendemmia siciliana dei cento giorni promette “annata eccellente”
La vendemmia dei cento giorni della Sicilia si è conclusa a fine ottobre sull’Etna dopo mesi di clima “favorevole” che hanno contribuito a uve sane e, in definitiva, a una “annata eccellente”.
L’intero ciclo vegetativo avrebbe beneficiato del bel tempo, iniziato con un autunno piovoso, seguito da un inverno meno piovoso e da una primavera fredda. Le alte temperature e la siccità dell’estate siciliana hanno inibito la diffusione delle malattie della vite e condizionato, solo in alcune zone, il calo produttivo di circa il 5-10%.
“Parlare di vendemmia in Sicilia è molto complicato perché l’isola ha varie condizioni climatiche e varietà molto diverse”, ha detto l’enologo Emiliano Falsini.
“Ci aspettiamo grandi risultati per Frappato e Grillo del sud di Noto e Vittoria così come nel Caltanissetta per Grillo e Nero D’Avola, che saranno freschi, complessi e strutturati.
“A Lipari, una delle isole Eolie, ci si aspetta che il Nero D’Avola e le varietà bianche siano ottime.
“Sull’Etna sarà un’ottima annata, perché le uve sono sanissime e in perfetto equilibrio”, ha concluso Falsini.
A Butera, in provincia di Caltanissetta, nel cuore dell’isola, “la vendemmia è di grande qualità con bianchi e rossi equilibrati che daranno vita ad un’interessante complessità”, secondo Antonio Paolo Froio, direttore della Tenuta Principi di Butera .
Favorevole anche la qualità delle uve per questa annata 2022 secondo la cantina Castellucci Miano, che pratica viticoltura di montagna a Valledolmo, tra i 700 e i 1050 metri.
“Uve sane ed eccellenti con un aumento del 5% sulla quantità per tutte le varietà”, ha detto Marco Parisi, enologo di Feudi del Pisciotto, in Val di Noto.
Sul versante settentrionale dell’Etna, a Castiglione di Sicilia, Francesco Cambria dell’azienda vinicola Cottanera e Nicola Gumina, enologo di Palmento Costanzo, hanno riportato entrambi una “grande quantità e qualità di uve, perfettamente sane e perfettamente mature con sapori molto ricchi ed eleganti e profumo.”
Riflettendo sulla vendemmia Laurent de la Gatinais, presidente di Assovini Sicilia ha dichiarato: “Il cambiamento climatico non sembra intaccare l’eccellente qualità delle uve siciliane.
“La Sicilia dimostra, ancora una volta, la straordinaria capacità di gestire le conseguenze del cambiamento climatico, grazie alla varietà del suo patrimonio viticolo, per lo più autoctono con grande biodiversità, e agli straordinari microclimi delle diverse zone”.