Cantina Terre della Pieve
L’azienda agricola Terre della Pieve è il fiore all’occhiello delle colline di Bertinoro. Siamo nel piccolo borgo di Polenta, dove storia e vino convivono da secoli. Da qui passò Dante, prima di trasferirsi a Ravenna e ancora oggi noi, come lui otto secoli fa, rimaniamo incantati dallo stupendo panorama dove si alternano colline, vigneti e antichi monumenti.
Gli ettari vitati sono cinque, esposti a sud, e affondano le radici in terreni composti principalmente da argille, in mezzo a cui troviamo vene di calcare di una certa consistenza, che conferiscono ai vini grande eleganza, profondità e deliziose note minerali.
I vitigni protagonisti sono gli autoctoni di Romagna: Albana e Sangiovese, di cui Sergio, oltre alla versione secca, produce anche una vendemmia tardiva. I vini sono intensi, ricchi di aromi, fatti con cura e avvalendosi della più recenti tecnologie di cantina, ma sempre intervenendo il minimo indispensabile, per non “coprire” le caratteristiche delle uve: per la serie il vino buono si fa in vigna.
Ma l’azienda agricola di Sergio Lucchi non comprende solo vigneti, perché ci sono altri cinque ettari di bosco e uliveto: tutto fa parte di un progetto, nato dopo un illuminante viaggio a Montalcino. Il viaggio cambiò Sergio, gli fece capire quale fosse la sua strada e così nel 2003 i propri sogni si trasformarono in realtà, nei famosi cinque ettari di vigneto a Bertinoro.
Perché dovreste visitare l’azienda agricola Terre della Pieve?
Non solo per la bellezza della tenuta immersa in un contesto storico di dantesca memoria, ma anche per la filosofia che sta dietro questa cantina. Ossia che debba essere il connubio di Territorio e Uomo ad emergere e pochi hanno la sensibilità di Sergio Lucchi nell’interpretare i frutti delle colline di Bertinoro.
Stil Novo, Albana
Una vendemmia tardiva che vuole omaggiare la connessione di queste colline con il sommo Dante. Questa Albana è puro nettare, una poesia che canta la terra di Romagna in tutto il suo splendore. Il colore dorato, tendente all’ambrato. Il bouquet è un tripudio di albicocche, pesche, datteri, nocciole, miele, zenzero, marzapane, uvetta passa, crema pasticcera e potremmo andare avanti per ore… Ma fermiamoci qui e diciamo che al palato è altrettanto sontuoso, ricco di sapidità, volumetrico, possente, intrigante nei ritorni di frutta candita. Insomma un capolavoro. Da abbinare a formaggio di fossa, apple pie, strudel di mele.
A Virgilio, Sangiovese di Romagna DOC Superiore
Rosso rubino intenso. Il naso è molto elegante, pulito, apre con tipiche note di ciliegia e poi si dilata, lasciando spazio ad erbe aromatiche, fiori appassiti, un tocco di cacao e liquirizia per terminare con una decisa nota di sottobosco. Se il naso è tipico, in bocca lo è ancora di più con una bella freschezza, che trova equilibrio nella sapidità che pervade tutto il vino. Intenso e profondo. Tannini perfettamente svolti e buon potenziale di invecchiamento, 4-5 anni. Da abbinare a vitello tonnato, pollo al curry, lasagne al forno, roast beef, hamburger, filetto alla Wellington.
Nobis, Sangiovese di Romagna DOC Riserva
Un Sangiovese tutto pepe, molto intenso, ricco di estratto e suggestioni speziate che si intrecciano ad erbe alpine e piccoli frutti in confettura. Tutta questa intensità viene dalle tre settimane di macerazione e da un lungo affinamento in legno. Il risultato è un Sangiovese di razza, dalla struttura poderosa, ma che è stato scolpito con saggezza. Tannini succosi ed equilibrio tra acidità e sapidità. Da abbinare a brasato, pecorino di Moliterno, tortelli al ragù d’anatra.
Albana di Romagna DOCG Secco
Un’Albana, classica, intensa e ricca, ma molto pulita nel suo profilo aromatico, che si dipana tra dense note di pesca, miele, note iodate e mentolate, con un costante richiamo alla ginestra. In bocca è fresca, ampia sia per la sapidità che per la profondità con cui alterna strati e strati minerali. Equilibrio e bevibilità sempre al massimo. Da abbinare a pollo al curry, gamberoni gamberoni nel lardo di Colonnata, involtini thailandesi.
Sangiovese Rubicone IGT
Rubino con riflessi violacei. Al naso è molto fresco, pepato, con belle note di violetta che si intrecciano a ribes e amarene. In bocca è scorrevole, di grana fine, modulato da una freschezza al sapore di tè e menta che rende il vino accattivante ed estremamente utile per gli abbinamenti in cucina: tagliatelle al ragù, grigliate di carne e pesce azzurro, roast beef in crosta, anatra alla pechinese, carbonara.
Kairos Passito di Sangiovese
Questo Sangiovese da uve stramature è la sorpresa della cantina Terre della Pieve. Al naso è tutto un turbinare di piccole bacche rosse, fragoline, pepe, ginepro, menta, cioccolato e amarene sotto spirito. Al palato scorre compatto, caldo e rotondo, con acidità adeguata a sorreggere tutte queste suggestioni così allettanti. I tannini ci sono e fanno il loro dovere, sono fitti e estremamente docili, ma con qualche anno in più assisteremo ad un’evoluzione incredibile. Da abbinare a tutti i dolci con cioccolato a partire dal dolce al cioccolato di Modigliana, tenerina, pampepato, Asiago stagionato, crostata alle amarene.
Se volete acquistare i vini della cantina Terre della Pieve o visitare la tenuta, contattare Sergio Lucchi.
email: [email protected]
Telefono: 340 5642937
Come raggiungere la cantina Terre della Pieve: via Cavalcavia 250, 47521, Cesena, Forlì-Cesena
Ettari vitati: 5
Bottiglie prodotte: 25000
Enologo: Emiliano Falsini