Fake Food: Trebbiano dell’Emilia IGP Tre Torri, il peggiore vino di tutta l’Emilia Romagna
Il Trebbiano dell’Emilia IGP Tre Torri più che un vino è un esperimento di chimica industriale atta a distruggere il vostro fegato. A chiamarlo vino si fa un torto all’uva e al lavoro dei contadini. È un vino privo di profumi, frizzante in maniera finta che sembra che abbiano gonfiato il vino con una pompa da bicicletta degli anni 80. Il sapore è saponifero e soporifero, un misto agghiacciante tra il last al limone e una limonata fermentata in un tombino del porto di Brindisi.
Perché allora producono questi vini assurdi che solo a parlarne fanno venire i brividi?
La risposta è semplice: costano poco e la gente ha bisogno di bibite alcoliche per svagarsi, senza pensare alla salute delle proprie papille gustative.
Caratteristiche organolettiche
Il bouquet è inesistente, al massimo un accenno di pera. Al palato ha un sapore di suola, è acidulo, senza anima, senza contare che c’è anche un finale dolciastro insopportabile. Certo per rendere potabile questo bel Trebbianino dell’Emilia un po’ di zucchero ci vuole, altrimenti la pillola non va giù, come diceva la mitica Mary Poppins.
Prezzo
Costo ridicolo, 2 euro. Non ci si paga neanche bottiglia, tappo ed etichetta, ma sappiamo che GDO ci tiene a darvi prodotti sani e artigianali, vini veri.
Questi sono i vini che rovinano la fama dei vini frizzanti emiliani e del Trebbiano in tutta Italia. Questi sono i mostri dell’industria che fanno terra bruciata a distruggono il concetto di vino di qualità, di serietà e di prodotto di alta gamma italiano.
Di fronta a tanta insapidità, anche un vino ridicolo e blasfemo come il Garzellino trema e si arrende. Anzi il Garzellino gli dà la paga e ha molta più personalità.
Non senza una certa trepidazione, ma senza paura di smentita, lo proclamiamo il peggior vino dell’Emilia Romagna mai assaggiato.
Make Emilia Great Again!
Abbinamenti consigliati
Per sturare i lavandini intasati è ottimo!